Pubblichiamo il video POV – con visuale del percorso in prima persona – del nuovo rollercoaster “Freestyle”. Inaugurato ufficialmente il 1 agosto 2015, è la vera sorpresa della stagione sul fronte dei nuovi rollercoaster italiani. Se infatti da Gardaland (Oblivion) e Movieland (Diabolik), le aspettative sono state confermate, nel caso del parco toscano ci si è superati.
La struttura di Castagneto Carducci-Donoratico, infatti, si è sempre presentata al pubblico come un parco dedicato nella sua quasi totalità alla famiglia con bambini, mentre in questo caso ci troviamo di fronte ad un rollercoaster, pur se abbastanza datato e proveniente da un altro parco, che non avrebbe affatto sfigurato non solo a Gardaland e Mirabilandia, ma che addirittura avrebbe fatto compiere un buon salto di qualità ai due parchi romani Cinecittà World e Rainbow MagicLand, che soffrono ancora di un certo deficit di offerta sul fronte delle attrazioni per il target dei teenagers. Davvero dunque tanti complimenti alla proprietà di Cavallino Matto, che con un investimento tra i 2 e 3 milioni di euro ha confezionato per quella parte di pubblico che ancora non lo frequentava, un prodotto di ottimo livello.
Potente nella sua struttura di sostegno e nei binari e completamente ricolorato con un giallo sgargiante di grande impatto scenico, “Freestyle” presenta un layout non particolarmente originale in quanto inaugurato – presso Canada’s Wonderland – 30 anni fa nel 1985, ma che offre, oltre a tutto sommato banali eliche, alcuni godibili camelback e soprattutto un loop deliziosamente “vintage”.
Sufficientemente lungo (670 metri di tracciato per un tempo complessivo della corsa di 1,30 minuti) e veloce (82 km/h), dall’alto dei suoi 26 metri di altezza permette di godere anche di una splendida vista sul mare e la stupenda pineta circostante. In sostanza, un rollercoaster di livello per un parco che sta cercando di differenziare il proprio target.
Un azzardo nel rapporto costo dell’investimento/numero di ingressi stagionale? La famiglia Manfredini – proprietaria di Cavallino Matto – ha già dimostrato di sapersi giocare bene le sue carte negli ultimi anni, quando ha rilevato la struttura in condizioni che definire tragiche può essere considerato un eufemismo e lo ha portato ad un livello di provata eccellenza nel settore dei Family Theme Park.
E ora l’ultima scommessa, quella del parco per tutte le tipologie di target. Solo il tempo potrà dare una risposta, ma la qualità dello sforzo effettuato merita sicuramente un appoggio incondizionato. Una o più corse su “Freestyle”, senza dimenticare il già esistente rollercoaster “Project 1″, la torre di caduta “Shocking Tower” e alcune attrazioni frullastomaco, meritano sicuramente un bacino di utenza più ampio di quello che fino ad oggi Cavallino Matto ha saputo attrarre a causa della sua non troppo felice collocazione geografica.
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