Valerio Mazzoli, lo scenografo che insieme al fratello Claudio ha legato una parte importante della propria storia professionale allo sviluppo del parco a tema più famoso d’Italia, continua il suo racconto di quelli che si possono sicuramente definire – da fine ’70 a inizio ’90 – come gli “Anni Ruggenti” di Gardaland.
“Dopo le prime migliorie scenografiche e la creazione del Castello di Dracula, cominciammo a pensare a un’opera più estesa di crescita per Gardaland, anche in termini d’immagine: proposi di creare una mascotte, un personaggio caratteristico che accompagnasse i visitatori e contribuisse a rendere ancor più magica la vita del parco. (…) Leggi l’intero articolo.
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