Ho avuto la fortuna di conoscere Armando nei primi anni del nuovo millennio, quando purtroppo la sua carriera stava volgendo al termine, ma ciò non mi ha impedito di collaborare con lui su alcuni progetti in Italia e all’estero e di potere apprezzare le tantissime qualità di quest’uomo che definire d’altri tempi assume un significato prepotentemente positivo.
Armando, classe 1940, era un sognatore, un appassionato del mondo del luna-park, del circo, dei parchi, ma soprattutto uno dei più grandi artisti che il settore delle giostre e dei parchi di divertimento italiano abbia mai conosciuto.
I suoi bozzetti evidenziano un talento cristallino per il disegno, che unito alla grande intelligenza che lo contraddistingueva, hanno permesso a ben tre generazioni di godere delle sue opere sotto diverse forme. Dal design degli Autoscontri, alla Giostra Cavalli e al Circo di Moira Orfei, dalle scenografie di Fiabilandia fino al suo più grande successo, replicato in tutto il mondo: il Brucomela.
Dagli Anni ’60 fino a circa 10 anni fa, quando la malattia ha iniziato a minarne lentamente ma inesorabilmente le capacità fisiche e mentali, Armando ha effettuato un percorso irto di soddisfazioni, delusioni, successi e sconfitte, ma sempre con quell’incantata – e incantevole – visione positiva e finanche ingenua, di affrontare il lavoro e la vita. Sempre proteso a vedere nel sorriso dei fruitori di una delle sue creazioni, la realizzazione di se stesso come artista e come uomo.
Ne ho raccolto, grazie a sua moglie Michela che lo ha accompagnato con una dedizione commovente negli ultimi anni di sofferenza, alcune memorie, che si sono trasformate in 4 articoli pubblicati su Parksmania.it (web) e su Lo Spettacolo Viaggiante e i Parchi (cartaceo) e ho avuto il grande onore di consegnargli durante i Parksmania Awards 2015 un riconoscimento tanto tardivo quanto meritato, con la seguente motivazione: “Una carriera artistica di assoluto valore, che ha spaziato dal mondo del circo a quello delle giostre fino ai parchi di divertimento. Artista poliedrico, scultore, progettista e disegnatore, ha firmato alcune delle attrazioni più diffuse al mondo, tra cui il “Brucomela”.
- Brucamela e Brucomela: 40 anni di storia (Agosto 2015)
- Dall’Autoscontro al Treno Fantasma: una Storia Italiana (Agosto 2015)
- Dalla biblica Eva al Brucamela di Fiabilandia: la “maledizione” della mela (Settembre 2015)
- Le più affascinanti attrazioni ormai scomparse di Luneur: le Dark-Ride (Ottobre 2015)
Se noi “bambini degli anni ’60 e ’70” abbiamo potuto sognare all’interno di Fiabilandia, ma non solo, lo dobbiamo ad Armando, ma questa affermazione, almeno per chi lo ha conosciuto e apprezzato, è sicuramente riduttiva.
Oltre l’artista era l’uomo che ti colpiva: un bambino con una visione artistica straordinaria che allo stesso tempo ha sempre saputo accostare alla praticità delle opere che doveva realizzare. Ma anche un uomo che ha sempre dimostrato un’onestà intellettuale grandiosa e che ha avuto modo di insegnare qualcosa a tante persone che lo hanno conosciuto.
Con il sottoscritto, purtroppo, c’è stato poco tempo per assorbire la sua grande carica di umanità, ma di lui conserverò per sempre un ricordo speciale. Grazie Armando, anche a nome di tutte le centinaia di milioni di bambini che hai fatto felici a bordo di un Brucomela fino ad ora.
E anche a nome di tutti quelli che vi saliranno, perchè tu oggi hai finito il tuo giro sulla giostra, ma il bruco verde con i dentoni continuerà a farli sorridere perchè la tua giostra non si fermerà mai. Un abbraccio forte a Michela.
Leggi l’articolo originale Il mondo dei parchi piange Armando Tamagnini su Parksmania.