Edenlandia: riapre il parco di Napoli

Dopo tante traversie che ne avevano decretato la chiusura, da domani finalmente i napoletani – e non  solo – potranno ritornare a frequentare Edenlandia, lo storico parco del capoluogo campano. Sorto nella metà degli anni ’60, è da considerarsi insieme a Fiabilandia il più antico parco fisso d’Italia e nei suoi primi anni di vita non aveva rivali in quanto ad attrazioni e scenografie, risultando addirittura uno dei migliori – peraltro all’epoca erano in numero molto ridotto – parchi in Europa.

Dai fasti degli anni ’70 e ’80, quando addirittura i personaggi Disney ufficiali facevano capolino nel parco, si è poi via via scivolati verso una lenta ma progressiva decadenza, contrariamente alle altre strutture che si affacciavano prepotentemente sul mercato italiano ed europeo proponendo aumenti costanti in qualità d’offerta e di conseguenza registrando presenze e prestigio sempre più elevati.

Il ricordo degli ultimi anni, prima del definitivo fallimento e chiusura, lasciò l’amaro in bocca a tutta una generazione di ultra-cinquantenni che oggi forse sperano di portare i loro nipoti in quello che è stato il luogo più magico della loro infanzia e giovinezza. Ma sarà davvero così?

Sarà il pubblico a decidere, ma è onesto sottolineare come il prodotto che verrà offerto al pubblico da domani non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello di allora, pur considerando che nel frattempo le tecnologie e le scenografie hanno conosciuto un’evoluzione che rende obsoleto qualsiasi prodotto del secolo scorso. Il presente di Edenlandia, infatti, non si rivolge più al vasto target di pubblico della precedente versione. Almeno per ora.

L’Edenlandia in versione 2018 può infatti essere considerata come una struttura dedicata principalmente alla famiglia con bambini in quanto non presenta attrazioni particolarmente impegnative e soprattutto anche il restyling di quelle attrazioni già esistenti non è sufficiente a mascherare il passare del tempo. Edenlandia, almeno a nostro parere, allo stato attuale è da considerarsi – e forse è stato proprio questo l’intendimento iniziale della nuova proprietà – un luogo in cui si possono trascorrere alcune ore in compagnia all’interno di un ben più che onesto luna-park fisso, approfittando anche dell’offerta proposta in termini di ristorazione.

Non si tratta di una critica, beninteso, ma solamente di un avvertimento per i futuri visitatori che magari hano ancora nei propri occhi di bambino le immagini dell’Edenlandia che fu. Oggi il prodotto è da considerarsi diverso e dunque sicuramente accontenterà i gusti di un pubblico magari più moderno, ma che allo stato attuale ci pare non possa ottenere il medesimo impatto emotivo di allora.

Se il parco avrà successo – lo auguriamo di cuore – probabilmente si potrà poco a poco incrementare la scenografia e la qualità delle attrazioni alzando l’asticella e riportando Edenlandia nella categoria dei veri parchi a tema. Al momento stiamo parlando di un altra tipologia di prodotto, ma è comunque già una grande vittoria potere restituire a Napoli – e non solo – quel nome magico che risponde al nome di Edenlandia.

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