Uncategorized

Parchi di divertimento italiani a rischio a causa di dichiarazioni fuori controllo e regole troppo rigide

Comunicato Stampa Parchi Permanenti Italiani

A qualche settimana dalla riapertura di buona parte dei 230 parchi divertimento italiani, i numeri registrati, già contingentati in partenza dai protocolli anti Covid-19, stentano a decollare e si attestano ben al di sotto delle aspettative. Nonostante i sondaggi a inizio stagione indicassero il generale senso di fiducia del pubblico nei confronti dei parchi divertimento e sebbene le strutture siano perfettamente operative nel rispetto delle regole e della sicurezza, il clima di terrore perpetrato dal governo e dai media sta mettendo a serio rischio l’equilibrio del comparto.

Il caso emblematico è quello della Lombardia, Regione che, con l’ordinanza 573, ha esteso l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto fino al 14 luglio e, nelle Linee Guida emanate il 29 giugno ha prescritto l’utilizzo della cuffia copricapo sugli scivoli e nelle altre attrazioni dei parchi acquatici. Due scelte che rappresentano l’ennesima sfida alla resilienza e all’intraprendenza delle aziende del comparto, che hanno scelto di credere nella ripresa del sistema economico, salvaguardando occupazione e indotto.

Nella sola Lombardia, il settore dei parchi divertimento conta 23 strutture: nel 2019 ha generato 5.000 posti di lavoro diretti, che arrivano a 15.000 considerando hotel, ristoranti, negozi e altri servizi complementari, a fronte di 3 milioni di visitatori, di cui 300.000 stranieri, e 150.000 pernottamenti in hotel. In totale, il giro d’affari lo scorso anno è stato di 50 milioni di euro, cifra che supera i 500 milioni con l’indotto.

Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia ha dichiarato: “In qualità di rappresentante del comparto e di Leolandia, che con 1.200.000 visitatori nel 2019 è il parco più importante della Lombardia, oltre ad essere il più amato d’Italia secondo TripAdvisor, mi sento in dovere di richiamare il governo alle proprie responsabilità riferite alle imprese, all’economia e al benessere sociale. Si continuano invece ad accreditare le tesi, spesso infondate, di un gruppo di consulenti e di virologi catastrofisti, pronti a contestare clinici e scienziati che, sulla base di evidenze concrete, dimostrano il rientro dell’emergenza sanitaria. A loro possiamo perdonare il fatto che non sono economisti, ma non la mancata consapevolezza del terrorismo mediatico che generano le loro dichiarazioni. Queste ultime, che tanto share hanno prodotto negli ultimi mesi, unite all’approccio assistenzialista del governo hanno sostanzialmente paralizzato gran parte dell’economia, in particolare tutte quelle attività che hanno nella socialità il loro punto di riferimento. Quanto all’uso della mascherina all’aperto fino al 14 luglio, chiedo al Presidente Fontana di provare a immaginare la condizione di quei lavoratori costretti ad indossarla tutto il giorno all’aperto in piena estate, rischiando di essere attenzionati e puniti dalle Forze dell’Ordine quando prendono una boccata d’aria. Sfiora invece il paradosso l’obbligo di indossare la cuffia nei parchi acquatici, se si considera che nelle piscine estive l’utilizzo della cuffia non è contemplato”.

Se, da una parte, la rigidità delle misure richieste in Lombardia mette a dura prova Leolandia e gli altri parchi della Regione, dall’altra il clima di terrore mediatico non risparmia i parchi divertimento di tutta Italia, già alle prese con due evidenti limiti strutturali: il contingentamento degli ingressi, che stabilisce un tetto massimo spesso non sufficiente a rientrare nei costi, e la brevità della stagione, partita nella maggior parte dei casi con mesi di ritardo rispetto alla norma. A questo si aggiungono diversi problemi lasciati in eredità dal lockdown: la difficoltà di ottenere i finanziamenti, a causa dei limiti del DL liquidità che non prevede scudo penale per le banche, e i costi sostenuti per la messa in sicurezza degli spazi alla luce dei nuovi protocolli. In questo contesto, i parchi sono riusciti a mantenere gli impegni assunti nei confronti dei propri dipendenti, ma oggi hanno bisogno di un supporto concreto da parte del governo e dei media, che non devono contribuire ad alimentare un’insana ed immotivata preoccupazione nell’opinione pubblica.

“Il turismo e tutte le attività legate al tempo libero – conclude il Presidente Ira – rendono più felici i Cittadini, generano forza, benessere e ricchezza per la Nazione. Salvo l’attenzione di due Regioni, come il Veneto e l’Emilia Romagna, e di alcuni Comuni, la politica a livello centrale è stata totalmente assente. Negli altri Paesi Europei, invece, il turismo esperienziale rappresentato dai parchi viene sostenuto ed incentivato con decisione. Questa scarsa attenzione sta mettendo a repentaglio un comparto che ha un ottimo potenziale di crescita e che risulta sempre più importante nello sviluppo dell’offerta turistica italiana”.

Leggi l’articolo originale Parchi di divertimento italiani a rischio a causa di dichiarazioni fuori controllo e regole troppo rigide su Parksmania.

Parchi di divertimento italiani a rischio a causa di dichiarazioni fuori controllo e regole troppo rigide

Comunicato Stampa Parchi Permanenti Italiani

A qualche settimana dalla riapertura di buona parte dei 230 parchi divertimento italiani, i numeri registrati, già contingentati in partenza dai protocolli anti Covid-19, stentano a decollare e si attestano ben al di sotto delle aspettative. Nonostante i sondaggi a inizio stagione indicassero il generale senso di fiducia del pubblico nei confronti dei parchi divertimento e sebbene le strutture siano perfettamente operative nel rispetto delle regole e della sicurezza, il clima di terrore perpetrato dal governo e dai media sta mettendo a serio rischio l’equilibrio del comparto.

Il caso emblematico è quello della Lombardia, Regione che, con l’ordinanza 573, ha esteso l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto fino al 14 luglio e, nelle Linee Guida emanate il 29 giugno ha prescritto l’utilizzo della cuffia copricapo sugli scivoli e nelle altre attrazioni dei parchi acquatici. Due scelte che rappresentano l’ennesima sfida alla resilienza e all’intraprendenza delle aziende del comparto, che hanno scelto di credere nella ripresa del sistema economico, salvaguardando occupazione e indotto.

Nella sola Lombardia, il settore dei parchi divertimento conta 23 strutture: nel 2019 ha generato 5.000 posti di lavoro diretti, che arrivano a 15.000 considerando hotel, ristoranti, negozi e altri servizi complementari, a fronte di 3 milioni di visitatori, di cui 300.000 stranieri, e 150.000 pernottamenti in hotel. In totale, il giro d’affari lo scorso anno è stato di 50 milioni di euro, cifra che supera i 500 milioni con l’indotto.

Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia ha dichiarato: “In qualità di rappresentante del comparto e di Leolandia, che con 1.200.000 visitatori nel 2019 è il parco più importante della Lombardia, oltre ad essere il più amato d’Italia secondo TripAdvisor, mi sento in dovere di richiamare il governo alle proprie responsabilità riferite alle imprese, all’economia e al benessere sociale. Si continuano invece ad accreditare le tesi, spesso infondate, di un gruppo di consulenti e di virologi catastrofisti, pronti a contestare clinici e scienziati che, sulla base di evidenze concrete, dimostrano il rientro dell’emergenza sanitaria. A loro possiamo perdonare il fatto che non sono economisti, ma non la mancata consapevolezza del terrorismo mediatico che generano le loro dichiarazioni. Queste ultime, che tanto share hanno prodotto negli ultimi mesi, unite all’approccio assistenzialista del governo hanno sostanzialmente paralizzato gran parte dell’economia, in particolare tutte quelle attività che hanno nella socialità il loro punto di riferimento. Quanto all’uso della mascherina all’aperto fino al 14 luglio, chiedo al Presidente Fontana di provare a immaginare la condizione di quei lavoratori costretti ad indossarla tutto il giorno all’aperto in piena estate, rischiando di essere attenzionati e puniti dalle Forze dell’Ordine quando prendono una boccata d’aria. Sfiora invece il paradosso l’obbligo di indossare la cuffia nei parchi acquatici, se si considera che nelle piscine estive l’utilizzo della cuffia non è contemplato”.

Se, da una parte, la rigidità delle misure richieste in Lombardia mette a dura prova Leolandia e gli altri parchi della Regione, dall’altra il clima di terrore mediatico non risparmia i parchi divertimento di tutta Italia, già alle prese con due evidenti limiti strutturali: il contingentamento degli ingressi, che stabilisce un tetto massimo spesso non sufficiente a rientrare nei costi, e la brevità della stagione, partita nella maggior parte dei casi con mesi di ritardo rispetto alla norma. A questo si aggiungono diversi problemi lasciati in eredità dal lockdown: la difficoltà di ottenere i finanziamenti, a causa dei limiti del DL liquidità che non prevede scudo penale per le banche, e i costi sostenuti per la messa in sicurezza degli spazi alla luce dei nuovi protocolli. In questo contesto, i parchi sono riusciti a mantenere gli impegni assunti nei confronti dei propri dipendenti, ma oggi hanno bisogno di un supporto concreto da parte del governo e dei media, che non devono contribuire ad alimentare un’insana ed immotivata preoccupazione nell’opinione pubblica.

“Il turismo e tutte le attività legate al tempo libero – conclude il Presidente Ira – rendono più felici i Cittadini, generano forza, benessere e ricchezza per la Nazione. Salvo l’attenzione di due Regioni, come il Veneto e l’Emilia Romagna, e di alcuni Comuni, la politica a livello centrale è stata totalmente assente. Negli altri Paesi Europei, invece, il turismo esperienziale rappresentato dai parchi viene sostenuto ed incentivato con decisione. Questa scarsa attenzione sta mettendo a repentaglio un comparto che ha un ottimo potenziale di crescita e che risulta sempre più importante nello sviluppo dell’offerta turistica italiana”.

Leggi l’articolo originale Parchi di divertimento italiani a rischio a causa di dichiarazioni fuori controllo e regole troppo rigide su Parksmania.

Parchi di divertimento italiani a rischio a causa di dichiarazioni fuori controllo e regole troppo rigide

Comunicato Stampa Parchi Permanenti Italiani

A qualche settimana dalla riapertura di buona parte dei 230 parchi divertimento italiani, i numeri registrati, già contingentati in partenza dai protocolli anti Covid-19, stentano a decollare e si attestano ben al di sotto delle aspettative. Nonostante i sondaggi a inizio stagione indicassero il generale senso di fiducia del pubblico nei confronti dei parchi divertimento e sebbene le strutture siano perfettamente operative nel rispetto delle regole e della sicurezza, il clima di terrore perpetrato dal governo e dai media sta mettendo a serio rischio l’equilibrio del comparto.

Il caso emblematico è quello della Lombardia, Regione che, con l’ordinanza 573, ha esteso l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto fino al 14 luglio e, nelle Linee Guida emanate il 29 giugno ha prescritto l’utilizzo della cuffia copricapo sugli scivoli e nelle altre attrazioni dei parchi acquatici. Due scelte che rappresentano l’ennesima sfida alla resilienza e all’intraprendenza delle aziende del comparto, che hanno scelto di credere nella ripresa del sistema economico, salvaguardando occupazione e indotto.

Nella sola Lombardia, il settore dei parchi divertimento conta 23 strutture: nel 2019 ha generato 5.000 posti di lavoro diretti, che arrivano a 15.000 considerando hotel, ristoranti, negozi e altri servizi complementari, a fronte di 3 milioni di visitatori, di cui 300.000 stranieri, e 150.000 pernottamenti in hotel. In totale, il giro d’affari lo scorso anno è stato di 50 milioni di euro, cifra che supera i 500 milioni con l’indotto.

Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia ha dichiarato: “In qualità di rappresentante del comparto e di Leolandia, che con 1.200.000 visitatori nel 2019 è il parco più importante della Lombardia, oltre ad essere il più amato d’Italia secondo TripAdvisor, mi sento in dovere di richiamare il governo alle proprie responsabilità riferite alle imprese, all’economia e al benessere sociale. Si continuano invece ad accreditare le tesi, spesso infondate, di un gruppo di consulenti e di virologi catastrofisti, pronti a contestare clinici e scienziati che, sulla base di evidenze concrete, dimostrano il rientro dell’emergenza sanitaria. A loro possiamo perdonare il fatto che non sono economisti, ma non la mancata consapevolezza del terrorismo mediatico che generano le loro dichiarazioni. Queste ultime, che tanto share hanno prodotto negli ultimi mesi, unite all’approccio assistenzialista del governo hanno sostanzialmente paralizzato gran parte dell’economia, in particolare tutte quelle attività che hanno nella socialità il loro punto di riferimento. Quanto all’uso della mascherina all’aperto fino al 14 luglio, chiedo al Presidente Fontana di provare a immaginare la condizione di quei lavoratori costretti ad indossarla tutto il giorno all’aperto in piena estate, rischiando di essere attenzionati e puniti dalle Forze dell’Ordine quando prendono una boccata d’aria. Sfiora invece il paradosso l’obbligo di indossare la cuffia nei parchi acquatici, se si considera che nelle piscine estive l’utilizzo della cuffia non è contemplato”.

Se, da una parte, la rigidità delle misure richieste in Lombardia mette a dura prova Leolandia e gli altri parchi della Regione, dall’altra il clima di terrore mediatico non risparmia i parchi divertimento di tutta Italia, già alle prese con due evidenti limiti strutturali: il contingentamento degli ingressi, che stabilisce un tetto massimo spesso non sufficiente a rientrare nei costi, e la brevità della stagione, partita nella maggior parte dei casi con mesi di ritardo rispetto alla norma. A questo si aggiungono diversi problemi lasciati in eredità dal lockdown: la difficoltà di ottenere i finanziamenti, a causa dei limiti del DL liquidità che non prevede scudo penale per le banche, e i costi sostenuti per la messa in sicurezza degli spazi alla luce dei nuovi protocolli. In questo contesto, i parchi sono riusciti a mantenere gli impegni assunti nei confronti dei propri dipendenti, ma oggi hanno bisogno di un supporto concreto da parte del governo e dei media, che non devono contribuire ad alimentare un’insana ed immotivata preoccupazione nell’opinione pubblica.

“Il turismo e tutte le attività legate al tempo libero – conclude il Presidente Ira – rendono più felici i Cittadini, generano forza, benessere e ricchezza per la Nazione. Salvo l’attenzione di due Regioni, come il Veneto e l’Emilia Romagna, e di alcuni Comuni, la politica a livello centrale è stata totalmente assente. Negli altri Paesi Europei, invece, il turismo esperienziale rappresentato dai parchi viene sostenuto ed incentivato con decisione. Questa scarsa attenzione sta mettendo a repentaglio un comparto che ha un ottimo potenziale di crescita e che risulta sempre più importante nello sviluppo dell’offerta turistica italiana”.

Leggi l’articolo originale Parchi di divertimento italiani a rischio a causa di dichiarazioni fuori controllo e regole troppo rigide su Parksmania.

Universal Studios Orlando: è arrivato “The Bourne Stuntacular”

Dal vivo, ovviamente, non abbiamo ancora potuto assistervi, ma questa attrazione indoor che è stata appena aperta al pubblico del parco Universal di Orlando sostituendo Terminator 2: 3D, presenta caratteristiche davvero impressionanti. Stiamo parlando di The Burne Stuntacular, uno stunt show che sincronizza gli attori reali e la proiezione su schermo come mai si era visto prima. Si parte dalla licenza di un film della Universal per stupire gli spettatori in sala con l’incredibile impatto di un gigantesco schermo che fornisce lo sfondo alle diverse scene che si susseguono durante la narrazione della storia.

In verità, definirla storia è abbastanza banale, dal momento che il tutto si risolve – come sempre accade in questo genere di film – con scazzottate, folli corse in auto e voli tra i grattaceli aggrappati all’elicottero. Ma l’utilizzo di una combinazione vincente quale stuntmen che performano “live” interagendo con alcuni oggetti di scena e quanto viene proiettato sullo schermo retrostante, pare essere assolutamente vincente. Per rendersene conto, è sufficiente godersi i primi video che sono stati diffusi in rete.

Anche in questo caso viene dunque a confermarsi la scelta già evidenziatasi negli scorsi anni soprattutto – ma non solo – dai parchi Universal di investire pesantemente sulla tecnologia legata alle proiezioni. Gli schermi giganti – solo per fare tre esempi – di Skull Island: Reign of Kong,  Harry Potter and the Escape from Gringotts, e Jurassic World – The Ride, che accompagnano i passeggeri all’interno delle attrazioni nelle parti indoor, ne sono un esempio concreto. E se poi volessimo andare ancora più a ritroso nel tempo, l’innovativo The Amazing Adventures of Spider-Man inaugurato nel 1999 a Universal’s Islands of Adventure, ne è l’ennesima dimostrazione.

Leggi l’articolo originale Universal Studios Orlando: è arrivato “The Bourne Stuntacular” su Parksmania.

Universal Studios Orlando: è arrivato “The Bourne Stuntacular”

Dal vivo, ovviamente, non abbiamo ancora potuto assistervi, ma questa attrazione indoor che è stata appena aperta al pubblico del parco Universal di Orlando sostituendo Terminator 2: 3D, presenta caratteristiche davvero impressionanti. Stiamo parlando di The Burne Stuntacular, uno stunt show che sincronizza gli attori reali e la proiezione su schermo come mai si era visto prima. Si parte dalla licenza di un film della Universal per stupire gli spettatori in sala con l’incredibile impatto di un gigantesco schermo che fornisce lo sfondo alle diverse scene che si susseguono durante la narrazione della storia.

In verità, definirla storia è abbastanza banale, dal momento che il tutto si risolve – come sempre accade in questo genere di film – con scazzottate, folli corse in auto e voli tra i grattaceli aggrappati all’elicottero. Ma l’utilizzo di una combinazione vincente quale stuntmen che performano “live” interagendo con alcuni oggetti di scena e quanto viene proiettato sullo schermo retrostante, pare essere assolutamente vincente. Per rendersene conto, è sufficiente godersi i primi video che sono stati diffusi in rete.

Anche in questo caso viene dunque a confermarsi la scelta già evidenziatasi negli scorsi anni soprattutto – ma non solo – dai parchi Universal di investire pesantemente sulla tecnologia legata alle proiezioni. Gli schermi giganti – solo per fare tre esempi – di Skull Island: Reign of Kong,  Harry Potter and the Escape from Gringotts, e Jurassic World – The Ride, che accompagnano i passeggeri all’interno delle attrazioni nelle parti indoor, ne sono un esempio concreto. E se poi volessimo andare ancora più a ritroso nel tempo, l’innovativo The Amazing Adventures of Spider-Man inaugurato nel 1999 a Universal’s Islands of Adventure, ne è l’ennesima dimostrazione.

Leggi l’articolo originale Universal Studios Orlando: è arrivato “The Bourne Stuntacular” su Parksmania.

Universal Studios Orlando: è arrivato “The Bourne Stuntacular”

Dal vivo, ovviamente, non abbiamo ancora potuto assistervi, ma questa attrazione indoor che è stata appena aperta al pubblico del parco Universal di Orlando sostituendo Terminator 2: 3D, presenta caratteristiche davvero impressionanti. Stiamo parlando di The Burne Stuntacular, uno stunt show che sincronizza gli attori reali e la proiezione su schermo come mai si era visto prima. Si parte dalla licenza di un film della Universal per stupire gli spettatori in sala con l’incredibile impatto di un gigantesco schermo che fornisce lo sfondo alle diverse scene che si susseguono durante la narrazione della storia.

In verità, definirla storia è abbastanza banale, dal momento che il tutto si risolve – come sempre accade in questo genere di film – con scazzottate, folli corse in auto e voli tra i grattaceli aggrappati all’elicottero. Ma l’utilizzo di una combinazione vincente quale stuntmen che performano “live” interagendo con alcuni oggetti di scena e quanto viene proiettato sullo schermo retrostante, pare essere assolutamente vincente. Per rendersene conto, è sufficiente godersi i primi video che sono stati diffusi in rete.

Anche in questo caso viene dunque a confermarsi la scelta già evidenziatasi negli scorsi anni soprattutto – ma non solo – dai parchi Universal di investire pesantemente sulla tecnologia legata alle proiezioni. Gli schermi giganti – solo per fare tre esempi – di Skull Island: Reign of Kong,  Harry Potter and the Escape from Gringotts, e Jurassic World – The Ride, che accompagnano i passeggeri all’interno delle attrazioni nelle parti indoor, ne sono un esempio concreto. E se poi volessimo andare ancora più a ritroso nel tempo, l’innovativo The Amazing Adventures of Spider-Man inaugurato nel 1999 a Universal’s Islands of Adventure, ne è l’ennesima dimostrazione.

Leggi l’articolo originale Universal Studios Orlando: è arrivato “The Bourne Stuntacular” su Parksmania.

Disneyland e Disney Magic Kingdom: in arrivo un cambio di tema per “Splash Mountain”

Si tratta senza ombra di dubbio di una delle più amate attrazioni dei parchi Disney. Splash Mountain, il percorso – log ride indoor – a bordo degli iconici “tronchi”, come ha recentemente annunciato la Disney, subirà un deciso restyling scenografico per raccontare una storia diversa da quella precedente.

L’attrazione che si può trovare a Disneyland (California), Magic Kingdom (Florida) e Tokyo Disneyland, si ispira come tema a Song of the South, conosciuto in Italia come I racconti dello zio Tom. Si tratta di un vecchio film d’animazione Disney che a parere di alcuni, anche alla luce dei fatti legati al movimento “Black Lives Matter”, avrebbe una connotazione razzista.

La protagonista (con la pelle nera) del ben più recente film d’animazione La principessa e il ranocchio, sempre a marchio Disney, risulterà più simpatica di Fratel Coniglietto e Compare Volpe? La risposta potranno darla solamente gli imagineers Disney, chiamati a rimodulare le diverse scene che ancora oggi entusiasmano gli ospiti di questa attrazione che nel suo genere è davvero unica al mondo.

Leggi l’articolo originale Disneyland e Disney Magic Kingdom: in arrivo un cambio di tema per “Splash Mountain” su Parksmania.

Disneyland e Disney Magic Kingdom: in arrivo un cambio di tema per “Splash Mountain”

Si tratta senza ombra di dubbio di una delle più amate attrazioni dei parchi Disney. Splash Mountain, il percorso – log ride indoor – a bordo degli iconici “tronchi”, come ha recentemente annunciato la Disney, subirà un deciso restyling scenografico per raccontare una storia diversa da quella precedente.

L’attrazione che si può trovare a Disneyland (California), Magic Kingdom (Florida) e Tokyo Disneyland, si ispira come tema a Song of the South, conosciuto in Italia come I racconti dello zio Tom. Si tratta di un vecchio film d’animazione Disney che a parere di alcuni, anche alla luce dei fatti legati al movimento “Black Lives Matter”, avrebbe una connotazione razzista.

La protagonista (con la pelle nera) del ben più recente film d’animazione La principessa e il ranocchio, sempre a marchio Disney, risulterà più simpatica di Fratel Coniglietto e Compare Volpe? La risposta potranno darla solamente gli imagineers Disney, chiamati a rimodulare le diverse scene che ancora oggi entusiasmano gli ospiti di questa attrazione che nel suo genere è davvero unica al mondo.

Leggi l’articolo originale Disneyland e Disney Magic Kingdom: in arrivo un cambio di tema per “Splash Mountain” su Parksmania.

Disneyland e Disney Magic Kingdom: in arrivo un cambio di tema per “Splash Mountain”

Si tratta senza ombra di dubbio di una delle più amate attrazioni dei parchi Disney. Splash Mountain, il percorso – log ride indoor – a bordo degli iconici “tronchi”, come ha recentemente annunciato la Disney, subirà un deciso restyling scenografico per raccontare una storia diversa da quella precedente.

L’attrazione che si può trovare a Disneyland (California), Magic Kingdom (Florida) e Tokyo Disneyland, si ispira come tema a Song of the South, conosciuto in Italia come I racconti dello zio Tom. Si tratta di un vecchio film d’animazione Disney che a parere di alcuni, anche alla luce dei fatti legati al movimento “Black Lives Matter”, avrebbe una connotazione razzista.

La protagonista (con la pelle nera) del ben più recente film d’animazione La principessa e il ranocchio, sempre a marchio Disney, risulterà più simpatica di Fratel Coniglietto e Compare Volpe? La risposta potranno darla solamente gli imagineers Disney, chiamati a rimodulare le diverse scene che ancora oggi entusiasmano gli ospiti di questa attrazione che nel suo genere è davvero unica al mondo.

Leggi l’articolo originale Disneyland e Disney Magic Kingdom: in arrivo un cambio di tema per “Splash Mountain” su Parksmania.

Cinecittà World: il video della Stagione 2020

Aperto dal 25 giugno causa ritardo da Covid-19, il parco dedicato al cinema e alla TV di Castel Romano si presenta al pubblico del 2020 con un filmato che riassume le attrazioni e gli eventi che lo hanno caratterizzato nella scorsa stagione. Il video è stato rielaborato per quanto riguarda la traccia audio da Parksmania.it in osservanza del regolamento di YouTube riguardo il copyright sui brani audio.

Leggi l’articolo originale Cinecittà World: il video della Stagione 2020 su Parksmania.