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MagicLand: dal 28 marzo inizia la Stagione 2020

Comunicato Stampa MagicLand:

È ufficialmente partito il conto alla rovescia per l’apertura del più grande Parco Divertimenti del centro-sud. MagicLand, la Capitale del Divertimento, aprirà i cancelli il 28 marzo per una stagione ricchissima ed entusiasmante. Divertimento, adrenalina, avventura, relax, eventi, musica e spettacoli per tutte le età, ma anche attività di “edutainment” per ragazzi e bambini tra istruzione, cultura e svago per imparare divertendosi. Il perfetto mix, tutto da scoprire, per un’esperienza indimenticabile.

Il restyling del Parco Divertimenti si sta concretizzando: iniziato nella scorsa stagione con la realizzazione della nuova area Tonga – una foresta estesa su 30.000 mq con 5000 piante tropicali – all’interno della quale è stata introdotta la divertentissima attrazione Nui Lua e proseguito con il rebranding, il nuovo logo e il payoff, prevede importanti novità anche per la stagione in arrivo. A cominciare da Gattobaleno Time Machine, un’avanguardistica macchina del tempo in grado di “trasportare” i visitatori in epoche storiche anche lontanissime, fino al popolarissimo Haunted Hotel, che si presenterà al pubblico con effetti speciali decisamente terrificanti.

Ma la grande attesissima novità che caratterizzerà la stagione 2020 sarà l’apertura, prevista in aprile, dell’innovativa accademia dedicata al mondo dello spazio: COSMO ACADEMY, una struttura di oltre 3mila metri quadrati che nascerà attorno al Planetario. In Cosmo Academy sarà possibile passeggiare su Marte, scoprire come è fatta la Stazione Spaziale Internazionale, partire per un viaggio attraverso il Sistema Solare fino ai confini dell’Universo, il tutto grazie a mock up unici al mondo, che permetteranno ai visitatori di immergersi realmente nelle atmosfere celesti. MagicLand per la stagione 2020, grazie agli esclusivi patrocini di ESA – Agenzia Spaziale Europea, ASI – Agenzia Spaziale Italiana e INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, ha deciso di puntare dritto al cielo e di portare il divertimento in “orbita”!

Il Planetario di MagicLand, completamente rinnovato con nuovissimi proiettori laser in 4 K ad altissima definizione, grazie alla consulenza scientifica della giornalista e astro fisica Letizia Davoli e della rete di divulgatori scientifici Space42, già dal 28 marzo sarà aperto. Chiunque lo desideri potrà cominciare il meraviglioso viaggio fino ai confini dell’universo, grazie a video e immagini che provengono dai migliori centri di ricerca al mondo e sono stati realizzati attraverso i più avanzati strumenti di osservazione del cosmo. Con la sua cupola da 25 metri e le sue 250 sedute, il Planetario di MagicLand è più grande d’Europa ed è in grado di offrire ai suoi ospiti un’esperienza visiva immersiva, suggestiva e straordinariamente coinvolgente.

Fitto anche il programma degli eventi dedicati a tutta la famiglia, dagli appuntamenti con ScuolaZoo, la nota community di studenti, al Magic Fire Festival, il più grande campionato di fuochi d’artificio a livello nazionale, al divertente Capodanno di Ferragosto, fino all’amatissima festa della birra Country Beer Fest, passando per gli show Fantastyka, in programma al Gran Teatro, e le divertenti bolle di sapone al Piccolo Teatro. Nei giorni di Pasqua, inoltre, dal 10 al 13 Aprile, un eccezionale appuntamento con il Golden Circus di Liana Orfei porterà lo spettacolo di acrobati a MagicLand: un appuntamento imperdibile con una delle più grandi famiglie circensi del mondo. L’elenco completo degli eventi di MagicLand è sempre disponibile e aggiornato sul sito ufficiale.

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Covid-19: i Parchi di Divertimento chiedono al Governo il riconoscimento dello Stato di Crisi

Comunicato Stampa Parchi Permanenti Italiani:

Parchi a tema in prima linea nella tutela della salute pubblica: l’Associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI), che raggruppa più di 230 parchi divertimento di carattere tematico, acquatico e faunistico, assicura sin d’ora l’adozione di tutte le misure straordinarie necessarie per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. In ottemperanza alle ordinanze emanate dalle Regioni coinvolte, le realtà interessate hanno già sospeso tutte le attività in corso, mentre l’Associazione è al lavoro per coordinare le azioni da intraprendere nei parchi la cui apertura, prevista nel corso delle prossime settimane, dovrà essere posticipata.

“Abbiamo a cuore la salute dei nostri ospiti, bambini, ragazzi e adulti – dichiara Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e del parco a tema Leolandia – per questo siamo perfettamente consci dell’emergenza e della necessità di adottare tutti i provvedimenti necessari a contenerla. È tuttavia indubbio che la sospensione delle attività in corso per i parchi già aperti, la proroga delle aperture per i parchi ancora chiusi e l’annullamento di tutte le gite scolastiche stanno già avendo delle conseguenze gravi su tutto il comparto, specialmente in un periodo decisivo come quello primaverile che, con la Pasqua, rappresenta un terzo del fatturato dell’intera stagione. Per questo abbiamo già chiesto il riconoscimento dello stato di crisi per l’intero settore, a prescindere dalla localizzazione dei singoli parchi”.

Il comparto nel 2019 ha generato ricavi pari a 420 milioni di euro (stimato) per un totale di 20 milioni di visitatori provenienti dall’Italia e 1,5 milioni di arrivi dall’estero. Considerando ristorazione, trasporti, merchandising e hotel, il volume d’affari complessivo dell’indotto nel 2019 supera la barriera di 1 miliardo di euro.

Cifre importanti anche sul fronte del lavoro: il settore genera 25.000 occupati diretti, di cui 10.000 fissi e 15.000 stagionali, a cui si sommano 60.000 posizioni legate all’indotto. In questi giorni le imprese erano alle prese con la fase di selezione delle migliaia di dipendenti stagionali, attualmente sospesa. I piani di assunzione dovranno purtroppo tenere conto della criticità di questo periodo e di una stagione 2020 che subirà un calo nei ricavi di decine di punti percentuali.

“Condividiamo gli obiettivi dei provvedimenti intrapresi – prosegue Ira – ma appare evidente che non sono sostenibili per le imprese del nostro comparto. Abbiamo già sensibilizzato Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, Stefano Patuanelli, Ministro per lo Sviluppo Economico e Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Il nostro scopo è di ottenere garanzie specifiche a tutela del business dei nostri Associati e dell’intero settore: agevolazioni fiscali, cassa integrazione straordinaria, moratoria per pagamenti fiscali e bancari e misure volte ad agevolare i pagamenti dell’IVA”.

Tutto ciò, alla luce del ruolo sempre più centrale dei parchi a tema sia per i costanti e cospicui investimenti, che nel solo 2019 superano i 100 milioni di euro, sia come volano per lo sviluppo dell’offerta turistica italiana. Lo scorso anno il settore ha generato 1,1 milioni di pernottamenti in hotel, intercettando tanto gli Italiani, quanto i turisti provenienti dall’estero, da sempre molto sensibili all’offerta degli “amusement park”.

“Ancora prima dell’emergenza Coronavirus – conclude Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – avevamo presentato le nostre istanze alle istituzioni per ottenere un sostegno concreto”.

Leggi l’articolo originale Covid-19: i Parchi di Divertimento chiedono al Governo il riconoscimento dello Stato di Crisi su Parksmania.

Covid-19: i Parchi di Divertimento chiedono al Governo il riconoscimento dello Stato di Crisi

Comunicato Stampa Parchi Permanenti Italiani:

Parchi a tema in prima linea nella tutela della salute pubblica: l’Associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI), che raggruppa più di 230 parchi divertimento di carattere tematico, acquatico e faunistico, assicura sin d’ora l’adozione di tutte le misure straordinarie necessarie per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. In ottemperanza alle ordinanze emanate dalle Regioni coinvolte, le realtà interessate hanno già sospeso tutte le attività in corso, mentre l’Associazione è al lavoro per coordinare le azioni da intraprendere nei parchi la cui apertura, prevista nel corso delle prossime settimane, dovrà essere posticipata.

“Abbiamo a cuore la salute dei nostri ospiti, bambini, ragazzi e adulti – dichiara Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e del parco a tema Leolandia – per questo siamo perfettamente consci dell’emergenza e della necessità di adottare tutti i provvedimenti necessari a contenerla. È tuttavia indubbio che la sospensione delle attività in corso per i parchi già aperti, la proroga delle aperture per i parchi ancora chiusi e l’annullamento di tutte le gite scolastiche stanno già avendo delle conseguenze gravi su tutto il comparto, specialmente in un periodo decisivo come quello primaverile che, con la Pasqua, rappresenta un terzo del fatturato dell’intera stagione. Per questo abbiamo già chiesto il riconoscimento dello stato di crisi per l’intero settore, a prescindere dalla localizzazione dei singoli parchi”.

Il comparto nel 2019 ha generato ricavi pari a 420 milioni di euro (stimato) per un totale di 20 milioni di visitatori provenienti dall’Italia e 1,5 milioni di arrivi dall’estero. Considerando ristorazione, trasporti, merchandising e hotel, il volume d’affari complessivo dell’indotto nel 2019 supera la barriera di 1 miliardo di euro.

Cifre importanti anche sul fronte del lavoro: il settore genera 25.000 occupati diretti, di cui 10.000 fissi e 15.000 stagionali, a cui si sommano 60.000 posizioni legate all’indotto. In questi giorni le imprese erano alle prese con la fase di selezione delle migliaia di dipendenti stagionali, attualmente sospesa. I piani di assunzione dovranno purtroppo tenere conto della criticità di questo periodo e di una stagione 2020 che subirà un calo nei ricavi di decine di punti percentuali.

“Condividiamo gli obiettivi dei provvedimenti intrapresi – prosegue Ira – ma appare evidente che non sono sostenibili per le imprese del nostro comparto. Abbiamo già sensibilizzato Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, Stefano Patuanelli, Ministro per lo Sviluppo Economico e Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Il nostro scopo è di ottenere garanzie specifiche a tutela del business dei nostri Associati e dell’intero settore: agevolazioni fiscali, cassa integrazione straordinaria, moratoria per pagamenti fiscali e bancari e misure volte ad agevolare i pagamenti dell’IVA”.

Tutto ciò, alla luce del ruolo sempre più centrale dei parchi a tema sia per i costanti e cospicui investimenti, che nel solo 2019 superano i 100 milioni di euro, sia come volano per lo sviluppo dell’offerta turistica italiana. Lo scorso anno il settore ha generato 1,1 milioni di pernottamenti in hotel, intercettando tanto gli Italiani, quanto i turisti provenienti dall’estero, da sempre molto sensibili all’offerta degli “amusement park”.

“Ancora prima dell’emergenza Coronavirus – conclude Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – avevamo presentato le nostre istanze alle istituzioni per ottenere un sostegno concreto”.

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Covid-19: i Parchi di Divertimento chiedono al Governo il riconoscimento dello Stato di Crisi

Comunicato Stampa Parchi Permanenti Italiani:

Parchi a tema in prima linea nella tutela della salute pubblica: l’Associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI), che raggruppa più di 230 parchi divertimento di carattere tematico, acquatico e faunistico, assicura sin d’ora l’adozione di tutte le misure straordinarie necessarie per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. In ottemperanza alle ordinanze emanate dalle Regioni coinvolte, le realtà interessate hanno già sospeso tutte le attività in corso, mentre l’Associazione è al lavoro per coordinare le azioni da intraprendere nei parchi la cui apertura, prevista nel corso delle prossime settimane, dovrà essere posticipata.

“Abbiamo a cuore la salute dei nostri ospiti, bambini, ragazzi e adulti – dichiara Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e del parco a tema Leolandia – per questo siamo perfettamente consci dell’emergenza e della necessità di adottare tutti i provvedimenti necessari a contenerla. È tuttavia indubbio che la sospensione delle attività in corso per i parchi già aperti, la proroga delle aperture per i parchi ancora chiusi e l’annullamento di tutte le gite scolastiche stanno già avendo delle conseguenze gravi su tutto il comparto, specialmente in un periodo decisivo come quello primaverile che, con la Pasqua, rappresenta un terzo del fatturato dell’intera stagione. Per questo abbiamo già chiesto il riconoscimento dello stato di crisi per l’intero settore, a prescindere dalla localizzazione dei singoli parchi”.

Il comparto nel 2019 ha generato ricavi pari a 420 milioni di euro (stimato) per un totale di 20 milioni di visitatori provenienti dall’Italia e 1,5 milioni di arrivi dall’estero. Considerando ristorazione, trasporti, merchandising e hotel, il volume d’affari complessivo dell’indotto nel 2019 supera la barriera di 1 miliardo di euro.

Cifre importanti anche sul fronte del lavoro: il settore genera 25.000 occupati diretti, di cui 10.000 fissi e 15.000 stagionali, a cui si sommano 60.000 posizioni legate all’indotto. In questi giorni le imprese erano alle prese con la fase di selezione delle migliaia di dipendenti stagionali, attualmente sospesa. I piani di assunzione dovranno purtroppo tenere conto della criticità di questo periodo e di una stagione 2020 che subirà un calo nei ricavi di decine di punti percentuali.

“Condividiamo gli obiettivi dei provvedimenti intrapresi – prosegue Ira – ma appare evidente che non sono sostenibili per le imprese del nostro comparto. Abbiamo già sensibilizzato Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, Stefano Patuanelli, Ministro per lo Sviluppo Economico e Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Il nostro scopo è di ottenere garanzie specifiche a tutela del business dei nostri Associati e dell’intero settore: agevolazioni fiscali, cassa integrazione straordinaria, moratoria per pagamenti fiscali e bancari e misure volte ad agevolare i pagamenti dell’IVA”.

Tutto ciò, alla luce del ruolo sempre più centrale dei parchi a tema sia per i costanti e cospicui investimenti, che nel solo 2019 superano i 100 milioni di euro, sia come volano per lo sviluppo dell’offerta turistica italiana. Lo scorso anno il settore ha generato 1,1 milioni di pernottamenti in hotel, intercettando tanto gli Italiani, quanto i turisti provenienti dall’estero, da sempre molto sensibili all’offerta degli “amusement park”.

“Ancora prima dell’emergenza Coronavirus – conclude Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – avevamo presentato le nostre istanze alle istituzioni per ottenere un sostegno concreto”.

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Disney EPCOT: la riqualificazione di “Spaceship Earth” dal 26 maggio

Da un articolo di Brittani Tuttle pubblicato su Attractions Magazine:

Walt Disney World ha annunciato che la riqualificazione dell’attrazione Spaceship Earth di Epcot inizierà il 26 maggio. Di conseguenza, l’attrazione non sarà operativa da quel giorno per un lasso di tempo che al momento non è ancora stato comunicato. La nuova versione di Spaceship Earth si concentrerà sempre sulla storia dell’umanità, partendo dagli uomini preistorici fino ai giorni nostri. Molte delle scene più importanti già presenti lungo il percorso verranno migliorate e pare ne verranno inserite di nuove.

Insieme all’annuncio, Disney ha condiviso il concept art per la scena che si riferisce all’antico Egitto. Si può notare l’implementazione di luci che dovrebbero donare una maggiore dinamicità e spettacolarità a questa sezione del percorso. Un nuovo storytelling guiderà i passeggeri all’interno dell’attrazione e gli ospiti vedranno come la luce gioca un ruolo centrale nel viaggio e nel progresso dell’umanità sulla Terra. E’ anche prevista una nuova colonna sonora.

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Disney EPCOT: la riqualificazione di “Spaceship Earth” dal 26 maggio

Da un articolo di Brittani Tuttle pubblicato su Attractions Magazine:

Walt Disney World ha annunciato che la riqualificazione dell’attrazione Spaceship Earth di Epcot inizierà il 26 maggio. Di conseguenza, l’attrazione non sarà operativa da quel giorno per un lasso di tempo che al momento non è ancora stato comunicato. La nuova versione di Spaceship Earth si concentrerà sempre sulla storia dell’umanità, partendo dagli uomini preistorici fino ai giorni nostri. Molte delle scene più importanti già presenti lungo il percorso verranno migliorate e pare ne verranno inserite di nuove.

Insieme all’annuncio, Disney ha condiviso il concept art per la scena che si riferisce all’antico Egitto. Si può notare l’implementazione di luci che dovrebbero donare una maggiore dinamicità e spettacolarità a questa sezione del percorso. Un nuovo storytelling guiderà i passeggeri all’interno dell’attrazione e gli ospiti vedranno come la luce gioca un ruolo centrale nel viaggio e nel progresso dell’umanità sulla Terra. E’ anche prevista una nuova colonna sonora.

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Bob Chapek sostituisce Rober Iger come CEO di Walt Disney Company

Da un articolo di Alice Sarsfield-Hall pubblicato su Blooloop.com:

Robert Iger ha annunciato martedì 25 febbraio che si dimetterà immediatamente come CEO di Walt Disney Company. Verrà sostituito da Bob Chapek, che è stato responsabile di Disney Parks, Experiences and Products. Durante il suo periodo come CEO della Walt Disney Company (dal 2005 a oggi), Robert Iger ha supervisionato acquisizioni chiave come Pixar Animation Studios, Marvel Entertainment e Lucasfilm.

In una dichiarazione, Iger ha affermato che dal successo del lancio di Disney + e con l’acquisizione di Fox in corso, sta scegliendo di “continuare a concentrarsi sugli sforzi creativi della Società”. Condurrà il consiglio di amministrazione e fornirà indicazioni per garantire una transizione senza intoppi fino alla fine del 2021, quando il suo contratto con la Mouse Company terminerà.

Susan Arnold, Lead Director indipendente della Disney Board, ha elogiato il periodo in cui Robert Iger come CEO. Ha affermato che “la Disney ha raggiunto livelli finanziari e creativi senza pari grazie alla forte leadership di Iger e alla sua chiara visione strategica”.

Bob Chapek è stato in precedenza Presidente di Walt Disney Parks and Resorts dal 2015. Successivamente, nel 2018, è diventato Presidente di Disney Parks, Experiences and Products. Questo segmento dell’azienda comprende Resort Disney, compagnie di crociera, merchandising, negozi Disney e altro ancora. In questo ruolo, ha supervisionato le operazioni, che hanno coinvolto oltre 170.000 dipendenti in tutto il mondo. Mentre lavorava nel dipartimento Parks and Resorts, Bob Chapek ha supervisionato l’apertura dello Shanghai Disney Resort e l’aggiunta di Star Wars: Galaxy’s Edge. La linea Disney Cruise si espanse anche sotto la sua guida con altre tre navi.

In qualità di CEO, Bob Chapek supervisionerà ora i settori di attività e le funzioni aziendali. Sarà nominato successivamente nel consiglio e riferirà a Robert Iger fino alla sua partenza nel 2021. Il suo sostituto come Presidente di Disney Parks, Experiences and Products sarà annunciato in un secondo momento.

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Bob Chapek sostituisce Rober Iger come CEO di Walt Disney Company

Da un articolo di Alice Sarsfield-Hall pubblicato su Blooloop.com:

Robert Iger ha annunciato martedì 25 febbraio che si dimetterà immediatamente come CEO di Walt Disney Company. Verrà sostituito da Bob Chapek, che è stato responsabile di Disney Parks, Experiences and Products. Durante il suo periodo come CEO della Walt Disney Company (dal 2005 a oggi), Robert Iger ha supervisionato acquisizioni chiave come Pixar Animation Studios, Marvel Entertainment e Lucasfilm.

In una dichiarazione, Iger ha affermato che dal successo del lancio di Disney + e con l’acquisizione di Fox in corso, sta scegliendo di “continuare a concentrarsi sugli sforzi creativi della Società”. Condurrà il consiglio di amministrazione e fornirà indicazioni per garantire una transizione senza intoppi fino alla fine del 2021, quando il suo contratto con la Mouse Company terminerà.

Susan Arnold, Lead Director indipendente della Disney Board, ha elogiato il periodo in cui Robert Iger come CEO. Ha affermato che “la Disney ha raggiunto livelli finanziari e creativi senza pari grazie alla forte leadership di Iger e alla sua chiara visione strategica”.

Bob Chapek è stato in precedenza Presidente di Walt Disney Parks and Resorts dal 2015. Successivamente, nel 2018, è diventato Presidente di Disney Parks, Experiences and Products. Questo segmento dell’azienda comprende Resort Disney, compagnie di crociera, merchandising, negozi Disney e altro ancora. In questo ruolo, ha supervisionato le operazioni, che hanno coinvolto oltre 170.000 dipendenti in tutto il mondo. Mentre lavorava nel dipartimento Parks and Resorts, Bob Chapek ha supervisionato l’apertura dello Shanghai Disney Resort e l’aggiunta di Star Wars: Galaxy’s Edge. La linea Disney Cruise si espanse anche sotto la sua guida con altre tre navi.

In qualità di CEO, Bob Chapek supervisionerà ora i settori di attività e le funzioni aziendali. Sarà nominato successivamente nel consiglio e riferirà a Robert Iger fino alla sua partenza nel 2021. Il suo sostituto come Presidente di Disney Parks, Experiences and Products sarà annunciato in un secondo momento.

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Coronavirus: i Parchi di Divertimento alle prese con l’emergenza

Un articolo di Maurizio Crisanti:

L’emergenza Coronavirus preoccupa fortemente le imprese che gestiscono parchi divertimento, riguardo alla stagione 2020. I segnali della crisi, speriamo momentanea, sono già evidenti attraverso i dati di vendita delle biglietterie online, che da domenica scorsa, 23 febbraio, stanno subendo un calo che, in alcuni casi, supera il 90 per cento.

In queste settimane i parchi divertimento sono in avvio di stagione, si effettua la selezione del personale stagionale e si definiscono i tempi delle campagne di marketing online e offline. I provvedimenti emanati dalle Regioni di concerto con il Governo – fino ad oggi nelle regioni del Nord -includono tra le attività da sospendere, più o meno esplicitamente, i parchi divertimento.

In questo contesto, che impone divieti di apertura sulla cui durata nessuno può fare previsioni, i parchi divertimento stanno valutando vari scenari, come l’apertura ritardata della stagione, fino all’eventualità più estrema – e remota – quella di dover saltare completamente la stagione per non compromettere i bilanci in modo irreparabile. Nelle aziende del settore non è possibile prevedere lo Smart Working, attivabile solo per qualche decina di dipendenti, rispetto alle centinaia, o migliaia, di collaboratori operativi all’interno del parco.

I parchi divertimento stanno subendo danni economici immediati e molto rilevanti, dovuti alla sospensione delle gite scolastiche, alla drammatica flessione delle prevendite di biglietti online e della soppressione di eventi. Sarà messo in crisi un intero settore, che occupa oltre 20.000 addetti, raggiunge i 18,4 milioni di presenze annue e intermedia o offre direttamente oltre 1 milione di pernottamenti in hotel.

La filiera turistica, attraverso Federturismo, si è mossa per chiedere al Governo la dovuta attenzione riguardo alle chiusure obbligate e alla flessione degli incassi, con strumenti quali la cassa integrazione straordinaria e la sospensione dei pagamenti di carattere fiscale, oltre a una moratoria sui ratei dei finanziamenti bancari. Senza queste forme di sostegno anche il settore dei parchi divertimento è chiamato a vivere una crisi che il sistema che non è nelle condizioni di sostenere.

Tutti auspichiamo che questa emergenza si concluda in poco tempo e che sia possibile recuperare almeno in parte i mancati incassi. Prima che le persone riacquistino fiducia nell’accedere a luoghi frequentati ci sarà comunque una latenza significativa.

La salute pubblica è ovviamente un valore inderogabile, ma in un paese come l’Italia, attanagliato da una crisi economica ultra decennale, una emergenza nazionale di questo carattere condizionerà significativamente i risultati del mondo economico. Non resta che navigare a vista, sperando che questo periodo di allarme sia breve.

Leggi l’articolo originale Coronavirus: i Parchi di Divertimento alle prese con l’emergenza su Parksmania.

Coronavirus: i Parchi di Divertimento alle prese con l’emergenza

Un articolo di Maurizio Crisanti:

L’emergenza Coronavirus preoccupa fortemente le imprese che gestiscono parchi divertimento, riguardo alla stagione 2020. I segnali della crisi, speriamo momentanea, sono già evidenti attraverso i dati di vendita delle biglietterie online, che da domenica scorsa, 23 febbraio, stanno subendo un calo che, in alcuni casi, supera il 90 per cento.

In queste settimane i parchi divertimento sono in avvio di stagione, si effettua la selezione del personale stagionale e si definiscono i tempi delle campagne di marketing online e offline. I provvedimenti emanati dalle Regioni di concerto con il Governo – fino ad oggi nelle regioni del Nord -includono tra le attività da sospendere, più o meno esplicitamente, i parchi divertimento.

In questo contesto, che impone divieti di apertura sulla cui durata nessuno può fare previsioni, i parchi divertimento stanno valutando vari scenari, come l’apertura ritardata della stagione, fino all’eventualità più estrema – e remota – quella di dover saltare completamente la stagione per non compromettere i bilanci in modo irreparabile. Nelle aziende del settore non è possibile prevedere lo Smart Working, attivabile solo per qualche decina di dipendenti, rispetto alle centinaia, o migliaia, di collaboratori operativi all’interno del parco.

I parchi divertimento stanno subendo danni economici immediati e molto rilevanti, dovuti alla sospensione delle gite scolastiche, alla drammatica flessione delle prevendite di biglietti online e della soppressione di eventi. Sarà messo in crisi un intero settore, che occupa oltre 20.000 addetti, raggiunge i 18,4 milioni di presenze annue e intermedia o offre direttamente oltre 1 milione di pernottamenti in hotel.

La filiera turistica, attraverso Federturismo, si è mossa per chiedere al Governo la dovuta attenzione riguardo alle chiusure obbligate e alla flessione degli incassi, con strumenti quali la cassa integrazione straordinaria e la sospensione dei pagamenti di carattere fiscale, oltre a una moratoria sui ratei dei finanziamenti bancari. Senza queste forme di sostegno anche il settore dei parchi divertimento è chiamato a vivere una crisi che il sistema che non è nelle condizioni di sostenere.

Tutti auspichiamo che questa emergenza si concluda in poco tempo e che sia possibile recuperare almeno in parte i mancati incassi. Prima che le persone riacquistino fiducia nell’accedere a luoghi frequentati ci sarà comunque una latenza significativa.

La salute pubblica è ovviamente un valore inderogabile, ma in un paese come l’Italia, attanagliato da una crisi economica ultra decennale, una emergenza nazionale di questo carattere condizionerà significativamente i risultati del mondo economico. Non resta che navigare a vista, sperando che questo periodo di allarme sia breve.

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